“THE QUEEN SYMPHONY” , per cori e orchestra di fiati – Camino T (UD) 15 luglio 14
VIDEO su http://youtu.be/D8XGWAh00Ws
Camino se l’è tenuto ben stretto nel palmo rugoso. Lo ha protetto per un’ora con una trapunta di stelle e le mura narranti della corte Stroili Giavedoni, nella storica via Tagliamento. Il Borc dai siôrs. Cornice ideale per “The Queen Symphony”, con due cori e orchestra di fiati, a dar ali a quella sinfonia scritta in due anni da Tolga Kashif e poi trascritta per orchestra da Erik Somers. Con debutto in eurovisione, repliche in tutto il mondo e decretata album del 2003 dal Classical British Award. Approdata ieri a Camino, e per la prima volta in Friuli, per opera dell’Ass. Musicale “Euritmia” di Povoletto,della Corale caminese, diretta da Francesco Zorzini e del Coro Juvenes Cantores di Plasencis, diretta da Erica Zanin. Con il patrocinio di USCF-Udine.
Un colpo d’occhio da grandi palcoscenici, sotto la luce del crepuscolo di una perfetta sera d’estate, sorride al silenzio denso di aspettative. Obbedendo alla bacchetta del Direttore Franco Brusini, il contrabbasso prende la parola.
Replicano subito i clarinetti, l’arpa, le tube, i fiati. Poi i cori, in elegante nero. I brividi scorrono più veloci del sangue nelle vene. In chi suona, canta e in chi ascolta. Con l’esatta sensazione di percepire l’anima dei Queen sollevarsi su tappeto volante e danzare al ritmo degli strumenti e delle voci in affiatati consensi.
L’arpa accompagna verso una dimensione di beata soavità, confortata dal pianoforte, risoluto ed autorevole.
Arpa e violino danzano all’unisono la musica di parole taciute. E “Who wants to live forever” affiora come il sole quando corteggia il mondo e si fa canto della mente, in punta di pensiero. Il violino lo accompagna fino al saluto leggero, sul far di una sottile malinconia
Ma, ben lungi dal riposare, il saltellar di dita sul pianoforte invita i campanelli, l’arpa, il fagotto a far scattare l’adrenalina, irrobustita dalle trombe, clarini e flauti. Complici le stelle ed il silenzio di Camino, i vari suoni si rincorrono fino ad amalgamarsi in uno sposalizio dai molteplici umori. Chiacchiericcio pettegolo e toni scherzosi di folletti curiosi annunciano “Mama… è questa la vita vera? È questa solo fantasia?” e ancora “Sei pronto? Sei pronto per questo?” da “Another one bites the dust”.
Il vocabolario abbassa le ciglia e benedice il dono dell’udito quando i cori e l’orchestra si abbracciano e intonano “We are the champions” e “Who wants to live forever”, invocando la sinergia di voci e suoni.
spazio solo alla gratitudine e alla speranza di nuove occasioni.