VIOLENZA E BULLISMO IN CONCORSO a Udine 31 maggio 2021
La Commissione Pari Opportunità del Comune di Udine, col patrocinio della Commissione Pari Opportunità Regione Friuli-Venezia Giulia e la Consulta Provinciale degli Studenti, propone la creazione di un percorso artistico letterario con il desiderio di sensibilizzare i giovani contro il bullismo e la violenza fisica e morale sulle donne.
Pass gratuiti per l’ingresso a mostre, musei, teatro e manifestazioni che si terranno nella Città Di Udine, libri, voucher per acquisto libri, voucher per viaggi studio.
1. È possibile partecipare al concorso letterario sia individualmente che a gruppi. Sono ammessi al concorso tutti gli studenti degli istituti statali superiori, paritari e degli enti di formazione professionale della città di Udine.
2. I partecipanti dovranno elaborare un saggio breve, un articolo di giornale, un manufatto artistico (dipinto, scultura ecc.), una canzone o una poesia, un video o qualsiasi altra forma di elaborato in riferimento al tema di seguito riportato e ai materiali allegati da cui poter prendere spunto.
Tollerare determinati comportamenti porta a giustificare gesti estremi. Per cambiare questa “cultura” bisogna contrastarla, attivamente ed ogni giorno.
3. Gli elaborati devono pervenire entro e non oltre il 31 maggio all’indirizzo mail pariopportunita@comune.udine.it con oggetto “Contro il bullismo e la violenza di genere” in formato PDF (nel caso di elaborati materiali questi vanno documentati fotograficamente e descritti brevemente attraverso un file in formato anch’esso PDF. Per i file audio/video anch’essi devono essere accompagnati da un file PDF con relativa descrizione), allegando la scheda di partecipazione e i documenti di identità di tutti i partecipanti.
4. La scheda di partecipazione è scaricabile dal sito https://www.comune.udine.it/e deve essere compilata in tutte le sue parti, pena l’esclusione dal concorso.
Con il patrocinio di
5. Gli elaborati devono essere anonimi e non devono contenere in alcun modo riferimenti espliciti ai partecipanti, né rimandi diretti agli istituti di appartenenza. Gli elaborati verranno numerati e saranno identificabili solo attraverso la scheda di partecipazione, non visibile alla giuria in fase di valutazione.
6. Gli elaborati saranno valutati da una giuria mista composta da alcuni membri della Commissione Pari Opportunità del Comune di Udine, un/una componente della Commissione Pari Opportunità Regione Friuli-Venezia Giulia, un/una componente della Consulta Provinciale degli Studenti, un’esperta letteraria ed un esperto artistico.
7. I vincitori saranno premiati attraverso un’apposita cerimonia prevista per giugno. Modalità, luogo ed eventuali modifiche saranno comunicate direttamente ai partecipanti via mail.
8. L’organizzazione si impegna ad interessare le testate giornalistiche affinché uno o più elaborati vengano menzionati all’interno delle pubblicazioni cartacee o digitali.
9. A tutti i partecipanti verrà riconosciuto un attestato di partecipazione.
10. Informativa trattamento dati personali: Ai sensi e per gli effetti dell’art. 13 del Reg. UE 679/16 (GDPR), i dati personali raccolti, in particolare dati identificativi, immagini, video, materiale didattico, slide ed ogni altro materiale utilizzato, verranno trattati mediante strumenti e procedure informatiche per tutte le finalità connesse all’organizzazione e promozione del Progetto, nonché per l’espletamento delle attività amministrative e contabili ad esso connesse. I dati saranno conservati per il tempo strettamente necessario all’adempimento delle finalità succitate (max 10 anni). Ove necessario, alcuni dati potrebbero essere trattati anche da soggetti terzi coinvolti nell’evento (ad es. società informatiche, Associazioni, piattaforme web). Per i trattamenti di cui sopra il Titolare del trattamento è il Comune di Udine con sede in via Lionello 1, 33100 Udine (UD), +39 0432 1271111, protocollo@pec.comune.udine.it. In ogni momento si potrà esercitare i diritti ex art. 15 e ss del GDPR.
Virginia insegna lettere in un liceo. A metà anno scolastico nota in Alice, studentessa della IV C, un comportamento anomalo e un forte calo del rendimento. Sempre attenta ai problemi dei suoi studenti, coglie in quel cambiamento un segnale che conosce bene. In quella ragazza rivede se stessa adolescente, timida ma orgogliosa, oggetto dello scherno feroce di un gruppo di studenti di quarta che la perseguitano fino al punto di toglierle la voglia di vivere. Il passato allora ritorna vivo e si intreccia con il presente; lo sguardo arrogante di Giulio, capo del gruppo, si ripresenta alla memoria con la stessa, terribile forza.
Virginia decide di andare a fondo. Vuole trovare la causa dei brutti segni sulla schiena della studentessa, dei suoi repentini sbalzi d’umore, del suo deperimento fisico, ma non solo. Vuole anche scoprire chi è la persona che la viene a prendere a scuola con una bella macchina sportiva. È un uomo maturo e Alice gli corre incontro con gioia; in classe ne parla come se fosse suo padre, ma al colloquio con i genitori non è lui che si presenta.
Nonostante i ripetuti segnali d’allarme lanciati, l’impegno di Virginia non trova alcun sostegno: non dalla madre, che della figlia guarda solo i risultati scolastici, non dai colleghi che la considerano un’insegnante troppo zelante, e nemmeno da Alice, che nasconde i propri problemi dietro una maschera d’indifferenza. Ma Virginia ricorda la vergogna e la solitudine che avevano accompagnato la sua pena e ricorda il momento in cui la sopportazione aveva raggiunto il limite. Ricorda l’Urlo che l’aveva liberata. Così aspetta che anche Alice arrivi a quel punto: solo allora potrà davvero tenderle la mano.
Non sa, Virginia, che quella battaglia le darà molto di più̀ di quanto si aspetta.
CERCAVO OCCHI E MANI AD AIUTARMI
Tutti girati dall’altra parte Freddo di neve dentro il mio corpo nudo.
Nemmeno il mio sangue riusciva a scaldarlo.
Né in quel momento né mai più.
Quando per tutti sarei stata disonorata.
E per qualcuno io avevo goduto
e non ero stata capace di dire di NO.
pierina gallina
Da Monica Venturini:
“… ma le mie sono solo parole …” scrive Pierina Gallina rispondendo a un commento.
Sì, dico io, ma sono parole di verità, nuda e cruda. Ci vuole coraggio per raccoglierle, quelle parole e ancora di più per leggerle. Difficilmente, una giovane, un giovane inizierebbe e continuerebbe la lettura senza l’incoraggiamento e il supporto di una figura attenta a cogliere e porre quiete alla tempesta visiva ed emotiva che suscitano.
Guardando la foto della ragazzina del manifesto, ho provato a immedesimarmi in lei, avrei voluto accovacciarmi lì accanto. Quella foto è veramente rappresentativa di una sofferenza immane e ricordiamoci, guardandola, che potrebbe essere una nostra figlia, una nostra nipote, una nostra amichetta, … una di noi. Anche la foto del ragazzo, … da brivido.
Chi può essere indifferente a tutto ciò?
Eppure succede anche questo, perlomeno fino a che le cose non toccano direttamente, ma ricordiamoci che le “disgrazie” non possono capitare sempre agli altri.
Ora aggiungo le mie parole/contributo contro lo stupro, il bullismo, la violenza di genere e tutte le violenze.
VIOLATA
Impaurita,
non parlo, mi alzo, vado vagando, dove? Svuotata, dove?
Sola.
Dico? No, Non dico.
Accucciata, in cameretta,
un raggio di sole, entra.
Vado in doccia, l’acqua lava,
lava, tutto scende, scende e va.
Va giù, giù.
La fogna da dove è arrivato se lo riporta via.
E io rinasco.
Esco e ne parlo.
Sì parlo e qualcuno
mi aiuterà a ritrovare il sorriso
che avevo perduto.