Francesca SCAINI e Francesco Zorzini in concerto a Varmo (Ud) – 11 maggio 2018
all’organo, duo di alto livello musicale abbinato alla ricerca storica dei
brani proposti, sono stati i protagonisti
della seconda serata mariana promossa dalla parrocchia di Varmo, in occasione
dei 300 anni di presenza della Madonna della Cintura. Una chiesa gremita li ha
accolti e, dopo il saluto di Don Franco Del Nin, l’organo e la voce di
Francesca hanno irradiato atmosfere celestiali seguendo il percorso della vita
di Maria attraverso la musica.
Francesca e Francesco ne hanno tratteggiato i
vari passaggi, dall’annuncio alla passione, ispirandosi ai pentagrammi di vari
compositori in un excursus storico nutrito da
competenti ricerche.
Trionfale l’inizio con il Magnificat di Bach, una delle opere più famose ispirate al vangelo
di San Luca dove Maria ringrazia per essere stata scelta.
A rappresentare la natività il brano di M.
Reger, organista e compositore tedesco,
una ninna nanna in cui Maria culla Gesù Bambino. Del napoletano Pergolesi il brano ispirato ai
grandi compositori di fine 700.
Poi, un
brano sconosciuto, il Salve Regina in varie sequenze con cambi repentini di
voce, specchio della professionalità di Francesca, maturata in tanti anni di
carriera.
Potente e dalle cadenze eleganti il brano eseguito per la prima volta
dal duo Scaini Zorzini, un omaggio a Varmo, l’ Ave Maria di Luigi Cherubini, compositore di musica sacra che, a
tredici anni, eseguì la sua prima messa.
Brano dal successo straordinario in
Francia ma osteggiato da Napoleone.
Intensa
la passione con lo Stabat Mater di Pergolesi, la cui aria e i balzi strazianti
delle pause sono arrivati dritti al cuore.
Salti nel tempo tra i brani di musica
sacra hanno rapito il pubblico con l’incredibile delicatezza di Ave Maris
Stella del cecoslovacco Antoni Boiack, dal gusto quasi novecentesco.
Un silenzio quasi attonito ha accolto il
brano “Preghiera” tratta dall’ Otello di Verdi, grande studioso della figura di
Maria.
Non poteva mancare la celeberrima
“Vergine degli angeli” tratta da “La forza del destino” di Verdi che, in
una chiesa ricchissima di Madonne, ha
regalato un alto momento di spiritualità in un fermo respiro quasi ipnotico,
come ha detto l’Assessore alla cultura Michela De Candido.
Dopo un silenzio capace di far rumore,
liberatorio si è fatto l’interminabile applauso dopo “Suspir da l’anime” o “Marute
me” in omaggio a tutte le mamme.
Proseguito nel doppio bis e l’ovazione in
piedi per ringraziare i due artisti, entrambi di Camino al Tagliamento, ma noti
e apprezzati nel mondo.