VILLA EMO del PALLADIO – FANZOLO (TV)
FANZOLO (VEDELAGO) TV
di vista storico-artistico, la più importante costruzione di Fanzolo è la
cinquecentesca villa Emo-Capodilista, progettata da Andrea Palladio. Merita un
cenno anche l’ ottocentesca villa Appiani, che oggi ospita la scuola materna.
parrocchiale, intitolata ai Santi Vittore e Corona, è stata realizzata nel 1905
sostituendo la precedente chiesetta costruita tra la fine del Trecento e gli
inizi del Quattrocento.
primi giorni dell’anno e nel giorno dell’Epifania vicino alla Villa Emo si
svolge la rappresentazione in costume della Natività.
Palladio, Canova, Giorgione, Veronese, Zelotti si possono ammirare in un raggio
di pochi chilometri tra le pendici del Monte Grappa, le colline di Asolo e
Castelfranco Veneto in un itinerario di grande interesse che porta alla
scoperta dell’arte e della storia di questo ricco territorio.
VILLA EMO
Il committente è Leonardo Emo, rappresentante di una nobile famiglia veneziana. Non è la prima volta che il Palladio viene contattato da facoltosi proprietari terrieri, che sanno di trovare il lui un architetto capace di coniugare finalità pratiche e celebrative. La circostanza è particolarmente favorevole perché la grande tenuta agricola di Fanzolo si trova in una zona rurale di centuriazione romana, regolata da tracciamenti ortogonali che si rivelano uno sfondo ideale per le ampie prospettive palladiane, sottolineate da filari di pioppi e dal disegno di viali e strade.La proprietà della villa conserva i confini originali, estendendosi fino alla via Postumia, antica strada romana, e l’orientamento della trama dei campi segue ancora la griglia della centuriazione, sottolineata dal duplice filare di cipressi.
Affreschi di Gianbattista Zelotti e Veronese
Le sale interne sono affrescate sontuosamente con soggetti mitologici, storici e religiosi. Sono da segnalare gli affreschi che illustrano il mito di Giove e Io e il mito di Venere e Adone.
Mercurio addormenta Argo con la musica
La dea Giunone prende i cento occhi di Argo e li mette sulla coda del pavone
Il complesso della villa comprende non solo la dimora e le sue adiacenze, ma anche la zona agricola a nord, il giardino, definito da aiuole geometriche e viali decorati da statue a sud e, oltre la cancellata d’ingresso, la doppia schiera di abitazioni rustiche che forma il Borgo Brolo.
realismo dello Zelotti
Ercole al rogo
Sala delle arti. Il liuto e il libro su cui è riportata la pianta della villa