x IL PAESE settembre 2013
DELL’INFANZIA: PASSAGGIO DELICATO MA NON NECESSARIAMENTE CRITICO
mezzo, si avvicina il “debutto” alla Scuola dell’Infanzia.
in crisi. E di altrettante famiglie, spesso troppo ansiose di fronte al primo “Volo”
dei loro bimbi.
disturbato, pipì addosso e “scioperi della fame”?
solo a contatto con la famiglia. Per
loro sarà un grande cambiamento scoprire la confusione, un ambiente che
richiede il rispetto di alcune regole di convivenza, semplici ma fondamentali,
insegnanti che devono dedicarsi a 25-28 bambini in contemporanea. I problemi di
adattamento saranno più accentuati fra i
bimbi che non sono mai andati all’asilo nido. Per loro potrebbe essere una rivoluzione. Nei tempi, ritmi, abitudini.
piccolo bagaglio di relazione tra pari, del “darle e prenderle”, mangiare in compagnia, fare e stare insieme, convivere e, talvolta,
a superare la paura dell’abbandono che, per
i bambini piccoli, è la più terribile.
ai primi di ottobre, ovvero nel periodo di inserimento alla scuola dell’infanzia?
o al mattino prima di uscire di casa, o
una sorta di regressione, tornando a fare pipì addosso, o svegliandosi in piena notte, nervosismo fino a qualche forma di aggressività. Anche
in questi casi, niente paura!
la propria volontà, approfittando dell’ansia o dell’emotività dei genitori. Se
evitare del tutto ogni problema è missione quasi impossibile, esistono modi
semplici e utili per minimizzare i disturbi e aiutare il bambino ad adattarsi
alla novità. Come? Accompagnandolo, magari entrambi i genitori, a scuola,
almeno per i primi giorni. Parlandogli con tranquillità del cambiamento, delle
novità, rassicurandolo con sincerità e fiducia nella scuola. Promettendo solo
ciò che si può mantenere, senza affidarsi o cedere a “ricatti.” Salutandolo, sempre, con serenità. Perché a tre anni il bambino ha le antenne ben
aperte, osserva tutto e in ogni situazione. Impara da ciò che vede e sente. Capisce
e percepisce tutto, soprattutto il
nervosismo dell’adulto.
dopo cena, un po’ di tempo in attività rilassanti, come un gioco con mamma e
papà o la lettura di una fiaba. Per tranquillizzarlo e fargli capire che andare
alla scuola dell’infanzia non cambia proprio tutto. Semmai aggiunge
opportunità, conoscenze, amicizie. Perché,
come tutti gli esseri umani, il bambino si nutre di novità, curiosità e gioia.
tipo “ Cosa hai fatto a scuola, hai mangiato, hai dormito?” ma, semplicemente,
chiedergli “Ti sei divertito?”