x il PONTE aprile 13
ALICE MIZZAU … COMPLEANNO D’ORO
soffiando bolle al posto delle candeline. Tra un augurio e l’altro a indossar
ben due medaglie d’oro. Ovvero il pass per i prossimi Mondiali. Dove? Ad
Amiens, in Francia, a sbaragliare le sue avversarie e poi salire sul podio più
alto. Per ben due volte. Nei 100 e nei 200 stile libero. Accompagnata da quell’incredulità che le sta
a pennello e la rende unica. Anche quando sa far capire di che stoffa sia fatta. Una atleta tutta d’un pezzo,
tenace quanto basta per superare se stessa, guardando avanti. A Riccione, per
esempio, che la aspetta a fine aprile. E
a Barcellona, il prossimo luglio, per i mondiali. Quest’ultimo è il suo
obiettivo più atteso, quando potrà far vedere chi è veramente, sia nelle
staffette che nelle gare individuali. Emozione?
Sotto controllo. Ha imparato bene a
farlo. Stare sulla scena? Ci sa fare Alice!
Va d’accordo perfino con il cronometro.
Tutto a posto quindi. Anche il
fan club di Beano esulta, la segue, la riempie di affetto. Senza parlare di mamma Ida e papà Manlio che
hanno un gran da fare a rispondere a
telefonate ed email. Di complimenti naturalmente!
MUSICA:
scuola di musica è normale. Ma che ci
sia nelle sillabe, negli sguardi, nell’attenzione verso l’altro beh! Non è poi
così scontato. E’ come una ragno che tesse la ragnatela e suona. Mentre
tesse emozioni, benessere, cultura, il ragno non sta da solo e gioca in
maniera seria con chiunque entri dalla porta della scuola di musica. Quella di
Codroipo, è chiaro. Ogni pomeriggio e sera note svolazzanti riempiono
l’aria. Bimbi in fasce gattonano al
ritmo di un tamburo o di immaginari acchiappasogni. Via via i più grandicelli
arrivano a frotte ed entrano nelle aule. Hanno perfino i sorrisi a pianoforte.
Willems consenziente. Ma c’è posto anche per gli adulti. Per quelli che non
hanno avuto la fortuna dei bambini d’oggi e musica era al massimo una canzone
sentita alla radio. Ora è il tempo del recupero. A fatica ma con gioia imparano
a misurarsi con le scale musicali o con
la lirica o con uno strumento. Sì, accanto ai ragazzini e con l’orgoglio di
esserci. Così è ai saggi, sia nella scuola che in quello finale , in teatro
Benois. Quest’anno sarà il 4 maggio,
alle 18.00, e vedrà sul palco gli
allievi insieme ai due cori, il Supercoro con i ragazzi e gli educatori della Pannocchia, del Csre e del Cod Il
Mosaico e il neonato Coro 5, per cantare in nome di Lei, la vera protagonista
della Scuola e della Vita: la Musica. Quella
buona, quella galeotta, capace di comunicare,
emozionare, far crescere. Con il plauso e riconoscenza per i fondatori , in
primis Don Gilberto Pressacco, anche direttore del coro “Candotti” , insieme,
tra gli altri, a Luciano Gallai, Pierino Donada, Renato Gruarin,
Silvio Montaguti, il primo direttore della scuola. Dal 1984 a oggi i tempi sono
cambiati e la scuola ha dovuto modificare lo statuto, votato all’unanimità
dall’assemblea straordinaria dei soci. Con soddisfazione del Direttore
Giorgio Cozzutti e del Presidente Luca Turco. “Come
tutti i traguardi importanti anche questo, in realtà, è un punto di partenza e
scorgiamo già la prossima tappa lassù, in cima ad una collina”. La strada è in
ascesa ma poggia su buona terra, fertile per la fioritura di seminari e workshop, master Class con calibri internazionali, domeniche mattina in biblioteca, corsi nelle
scuole. A braccetto con il Conservatorio
“Tomadini” di Udine. Con la grinta che
ci vuole per dare ali ai sogni. Con la
voglia di scrivere una bella storia friulana, fatta di talento, tenacia, socialità.
Una storia che bisogna raccontare nei
dettagli. Perché è una delle più belle che abbiamo.
Il lieto fine non è indispensabile.